Laserterapia nei cani: migliorare la qualità di vita dei cani anziani con malattie croniche
Introduzione
Con l'invecchiamento dei cani, le malattie croniche come l'artrite, la degenerazione della colonna vertebrale e i disordini metabolici diventano più frequenti. La gestione tradizionale si affida spesso a farmaci, che possono affaticare fegato e reni. La laserterapia per cani offre un approccio sicuro, non invasivo ed efficace alla gestione delle condizioni croniche, migliorando il comfort e la mobilità. La laserterapia per cani è oggi considerata una pietra miliare dell'assistenza veterinaria geriatrica, che consente ai cani anziani di vivere una vita più sana e attiva.
Questo articolo esamina i benefici della laserterapia per i cani nell'assistenza agli anziani e presenta un caso di studio ospedaliero che ne illustra il valore clinico.
Basi biologiche della laserterapia per le malattie croniche
I fotoni laser penetrano nei tessuti invecchiati e favoriscono la riparazione cellulare. Nei cani anziani, ciò si traduce in:
- Riduzione dell'infiammazione cronica di articolazioni e muscoli
- Miglioramento della circolazione per compensare il declino vascolare legato all'età
- Modulazione della conduzione nervosa per ridurre il dolore neuropatico
- Miglioramento dell'ossigenazione dei tessuti e della funzione metabolica
Condizioni croniche trattate con Laserterapia per cani
- Osteoartrite nei cani anziani
- Le articolazioni dell'anca, del gomito e della zampa sono comunemente colpite.
- Riduzione della rigidità e miglioramento del range di movimento
- Malattie degenerative della colonna vertebrale
- Spondilosi deformante
- Mielopatia degenerativa (terapia di supporto)
- Sindromi da dolore cronico
- Mal di schiena neuropatico
- Dolore post-trauma che persiste nonostante la guarigione
- Effetti secondari della malattia cronica
- Piaghe da decubito nei cani immobili
- Scarsa guarigione della ferita dovuta a diabete o disturbi endocrini
Caso di studio: Laserterapia per cani geriatrici per l'artrite
Informazioni per il paziente:
- Nome: Molly
- Razza: Labrador Retriever
- Età: 12 anni
- Condizioni: Grave osteoartrite bilaterale dell'anca con mobilità limitata
Anamnesi medica:
Molly ha assunto FANS per oltre 2 anni, ma il suo proprietario ha segnalato una crescente rigidità, difficoltà a salire le scale ed effetti collaterali dovuti alla somministrazione di farmaci a lungo termine (aumento degli enzimi epatici).
Esame clinico:
- Riduzione dell'ampiezza di movimento dell'anca
- Risposta al dolore alla manipolazione
- Atrofia muscolare intorno ai quarti posteriori
Protocollo di trattamento:
- Dispositivo: Laser terapeutico di classe IV
- Lunghezza d'onda: Doppio 810/980 nm
- Impostazione della potenza: 6 W, modalità continua
- Applicazione: 10 minuti per ogni articolazione dell'anca
- Programma: 3 sessioni settimanali per 1 mese, seguite da un mantenimento ogni 2 settimane.
Esito clinico:
- Dopo 2 settimane: Il proprietario ha osservato una lievitazione più fluida e una minore riluttanza a muoversi.
- Dopo 1 mese: Molly poteva camminare per 15-20 minuti senza zoppicare.
- Dopo 3 mesi: Riduzione significativa dell'uso di FANS, miglioramento dell'appetito e dei livelli di attività.
Conclusione del caso:
La laserterapia nei cani ha migliorato significativamente la mobilità e la qualità di vita di Molly, riducendo il ricorso ai farmaci e offrendo una gestione più sicura a lungo termine.

Perché la laserterapia per i cani è fondamentale nelle cure geriatriche
- Effetto drug-sparing: Riduce al minimo i rischi di tossicità epatica e renale.
- Supporto olistico: Migliora la riabilitazione in combinazione con gli integratori e la fisioterapia.
- Soddisfazione del proprietario: Le famiglie osservano un visibile miglioramento del comfort e della longevità
Conclusione
La laserterapia per cani è un potente alleato nella cura dei cani anziani. Affronta il dolore, l'infiammazione e la scarsa capacità di guarigione, tutti fattori che influiscono sulla qualità di vita dei cani anziani. Il caso di Molly dimostra come i cani che beneficiano della laserterapia sperimentino miglioramenti tangibili, rendendola una modalità raccomandata nei protocolli veterinari geriatrici.